Visite Guidate

Il programma della visita prevede:

La millenaria storia di Castel dell'Ovo, il più antico castello di Napoli il cui nome è legato alla leggenda del poeta latino Virgilio. Castel Nuovo meglio conosciuto come Maschio Angioino, voluto da Carlo d'Angiò, è uno dei simboli di Napoli. Castel Sant'Elmo fortezza inespugnabile trasformato in un palazzo reale dal senese Tino di Camaino. 



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Il programma della visita prevede:

Visita ai gioielli del barocco: chiesa del Gesù Nuovo, San Gregorio Armeno, Santa Maria del Purgatorio ad Arco detta delle "cape e morte". I palazzi nobiliari, con i loro cortili interni e le fastose facciate. La tradizione presepiale, il munaciello, la bella m'briana, i misteri isiaci e la Cappella Sansevero, che ci aprirà le porte all'alchimia, al mistero e alle leggende legate all'eclettico principe Raimondo di Sangro e al celebre Cristo Velato.



Prenota la tua guida a La Napoli barocca
Il programma della visita prevede:

Il centro storico che racchiude oltre 27 secoli di storia ed è il più vasto d'Europa. Un viaggio tra i vicoli ricchi di colori, profumi e folklore. I Decumani, la Chiesa del Gesù Nuovo, il Monastero di Santa Chiara, la Chiesa di San Gregorio Armeno, la Basilica di San Lorenzo Maggiore ed il Duomo. Nel periodo natalizio il percorso può essere arricchito con una passeggiata tra le storiche botteghe artigiane dedicate all'arte del presepe.



Prenota la tua guida a Napoli classica
Il programma della visita prevede:

Visita guidata a Villa delle Ginestre. Posta alle falde del Vesuvio, in una splendida posizione panoramica dominata da un lato dal vulcano e dall’altro dal Golfo di Napoli, si erge la dimora rustica che vide ospite l’illustre poeta Giacomo Leopardi. La villa fu edificata nel ‘600 per volere del canonico Simioli. Villa delle Ginestre accolse, come ospiti, personalità di spicco della cultura napoletana, tra cui Bernardo Tanucci e Luigi Vanvitelli, che realizzò il disegno della scala che dal piano terra conduce al piano superiore della Villa. In seguito, la residenza venne ereditata dalla famiglia Ferrigni, è in questo momento che i destini della Villa si incrociano con quelli del poeta: Antonio Ferrigni, amico intimo di Leopardi, vista la salute cagionevole del poeta e la mitezza del clima dal quale avrebbe tratto beneficio, mise a disposizione del Leopardi la propria dimora, animando per lui anche un circolo letterario. Qui il poeta compose due tra le liriche più ispirate, “La Ginestra” ed “Il Tramonto della luna”.
Pranzo in ristorante per gustare gli ottimi prodotti del territorio accompagnati dal buon vino del Vesuvio.
Proseguimento per Torre Annunziata per la visita guidata agli scavi di Oplontis. Tra le località archeologiche vesuviane, seppellite a seguito della drammatica eruzione del 79 d.C., Oplontis è probabilmente quella che offre le più significative testimonianze monumentali del suburbio pompeiano. Ciò che caratterizza Oplontis è la presenza della monumentale Villa di Poppea, un grandioso e lussuoso complesso a carattere residenziale, la villa costituisce il più classico esempio di villa romana di OTIUM, edificata in prossimità della costa, laddove, anche per la salubrità del clima, chi vi risiedeva poteva ritemprare il corpo e lo spirito lontano dalla vita caotica della capitale. Impreziosito da spettacolari decorazioni pittoriche e arricchito da pregevoli suppellettili che decoravano i giardini e la piscina, l'edificio presenta le caratteristiche tipiche delle residenze patrizie. Attribuita a Poppea, moglie di Nerone, sulla base di alcune testimonianze che fanno riferimento alla persona dell'imperatrice, la villa doveva comunque far parte del ricco patrimonio immobiliare che la famiglia imperiale possedeva sulla costa campana. Rientro nel pomeriggio.
 

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Il programma della visita prevede:

L’antica città di Baia e le collezioni custodite nel Castello aragonese, ora sede museale. Visita alla città sommersa tramite un battello dal fondo finestrato che consente ai passeggeri di navigare osservando le ville, i mosaici policromi ed i reperti sommersi comodamente seduti sotto il livello del mare. L’acropoli di Cuma con l'antro della Sibilla, il lago Lucrino, il lago d'Averno e il lago Fusaro, scenario meravigliosamente suggestivo.



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Il programma della visita prevede:

Il cuore della Napoli antica: le mura greche, Spaccanapoli, il foro, San Gregorio Armeno, il suggestivo campanile di Pietrasanta, la complessa stratificazione di San Lorenzo Maggiore, la statua del Nilo ed i misteri isiaci. 



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Il programma della visita prevede:

Sorrento si leva in piedi su un terrazzo che aumenta rapidamente sopra il mare su uno dei punti più spettacolari del litorale campano. Grazie alla sua posizione ed ad un clima mite Sorrento è stato uno dei luoghi preferiti dagli antichi romani.  Visita al duomo, Cattedrale dell’XI sec. Con preziose decorazioni interne e al caratteristico centro storico della cittadina con la via principale, corso Italia, tappa obbligata anche per lo shopping.



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Il programma della visita prevede:

Visita al centro di Anacapri, uno dei due paesini dell'isola, con l'imperdibile belvedere di Axel Munthe. A Capri proseguimento con la visita del centro dell'isola. Nel paese che fu la dimora scelta dall'imperatore Tiberio potrete ammirare la piazzetta ed i caratteristici caffè, le esclusive vie dello shopping, i bellissimi Giardini di Augusto e Villa Jovis. Possibilità di visitare la Grotta Azzurra e di un giro panoramico dell'isola in barca.



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Il programma della visita prevede:

Paestum, chiamata dai greci Poseidonia, fu una delle più ricche e fiorenti colonie greche dell’Italia meridionale. Visitiamo l'area archeologica con i templi di Hera, Nettuno ed Atena, e il Museo archeologico che, oltre ai preziosi reperti rinvenuti nell'area, conserva il celebre affresco della Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura greca della Magna Grecia.



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Il programma della visita prevede:

Visita guidata al Castello di Lettere e al villaggio medievale che lo circonda. Il Castello si erge sulla cima di una collina della catena dei Monti Lattari, dominando un’area che si estende dalla valle del Sarno alla Città di Castellammare di Stabia con il suo golfo. Edificato dal Ducato di Amalfi nel corso del X secolo, grazie ai normanni vi fu un ampliamento e la costruzione dell’adiacente cattedrale. La Cattedrale, dedicata a Santa Maria Trinitatorum, ha subito diverse fasi di ristrutturazioni, durante le quali furono costruite le cappelle laterali e il Campanile decorato con tarsie in tufo grigio e arenaria gialla. Il villaggio, che costituiva il Castrum Licterensis, presenta strutture murarie realizzate con pietra calcaree. In diversi punti si trovavano delle vasche e delle cisterne, che costituivano un sistema di “serbatoi” indispensabile per la vita del villaggio.
Pranzo in ristorante per gustare gli ottimi prodotti del territorio accompagnati dal buon vino del zona.
Proseguimento per Stabiae, l’antico nome latino della città di Castellammare di Stabia, che, grazie alla sua splendida posizione geografica e al suo clima particolarmente mite, è stata abitata fin dal VII sec. a. C. In epoca romana sulla collina di Varano, in posizione panoramica, sorsero numerose ville d’otium, concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati. Villa San Marco, risalente alla prima età augustea, subì successive trasformazioni in età claudia. Tramite un piccolo atrio, decorato con scene di amorini lottatori e pugili, si accede al quartiere termale e al giardino porticato con piscina, sulla cui parete di fondo ad emiciclo vi era un ninfeo decorato da stucchi. In fondo ai portici laterali vi erano le sale destinate al riposo splendidamente decorate. La vicina Villa Arianna, così denominata per la grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta nel triclinio, ha una pianta complessa, sia perché frutto di successivi ampliamenti, sia perché si adatta alla conformazione della collina di cui segue l’andamento. Gli apparati decorativi testimoniano non solo l’alto tenore di vita che qui doveva svolgersi, ma anche il gusto estremamente raffinato di una committenza altolocata ed esigente.  Rientro in serata.



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Il programma della visita prevede:

La reggia vanvitelliana costituisce uno dei più sontuosi palazzi esistenti in europa. Viaggi alla scoperta degli appartamenti di rappresentanza, delle camere da letto e della cappella palatina. Il parco con magnifiche cascate ed il giardino all'inglese. La visita prosegue verso Santa Maria Capua Vetere, l'anfiteatro campano, per dimensioni e importanza era paragonato a quelli di Roma, i ludi gladiatori e le venationes rivivono all'interno del museo dei gladiatori, il mitreo con il culto del dio persiano mitra.



Prenota la tua guida a Caserta e l'antica Capua
Il programma della visita prevede:

Seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79. La visita agli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, ci permetterà di fare un vero e proprio tuffo nel passato, un viaggio nel tempo. Pitture, mosaici, nuove domus, botteghe e vita quotidiana di una delle città più importanti della Campania Felix.



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Il programma della visita prevede:

L’antica repubblica marinara di Amalfi con il suo splendido duomo di Sant’Andrea. Minori con la basilica di Santa Trofimena e i resti della villa romana ricca di preziosi reperti, mosaici e decorazioni.
Il centro storico di Amalfi, la più antica delle repubbliche marinare, ha il suo cuore nel duomo. Preceduto da un'ampia scalinata e consacrato a S. Andrea (IX sec.) presenta una scenografica facciata decorata nel timpano da un mosaico ricco di colori. Il proseguimento è per Minori. La basilica di Santa Trofimena, il principale monumento della città, a tre navate custodisce al suo interno un prezioso pulpito seicentesco. La villa romana, risalente al I sec. d.C., contiene preziosi reperti, mosaici e decorazioni in ottimo stato di conservazione.



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Il programma della visita prevede:

Seppellita dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.c. Venne riportata alla luce casualmente grazie a degli scavi per la realizzazione di un pozzo. La modalità di seppellimento di Ercolano è stata diversa da quella di Pompei e quindi diverso è anche il suo stato di conservazione. L'ottimo stato delle abitazioni, dei legni e delle parti in bronzo ci permette di ricostruire la vita quotidiana e il modo di abitare di duemila anni fa.



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Il programma della visita prevede:

Il centro monumentale di Napoli racchiuso tra Piazza Municipio, centro politico della città, e Piazza Plebiscito, l'antico largo di palazzo. L'attiguo Teatro San Carlo e la Galleria Umberto. Il Palazzo Reale con il sorprendente teatrino di corte, le sale di rappresentanza e la Cappella Palatina. 

Prenota la tua guida a Napoli borbonica
Il programma della visita prevede:

Il Castello di Arechi, fortificazione longobarda tradizionalmente associata al Duca Arechi II, il centro storico di Salerno, la Cattedrale di Roberto il Guiscardo con il campanile in stile arabo e la chiesa in stile bizantino e la Stazione Marittima di Zaha Hadid.



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Il programma della visita prevede:

Uno dei più grandi anfiteatri del mondo romano, con i sotterranei in perfetto stato di conservazione, ci permetteranno di capire il funzionamento degli spettacoli che lì avevano luogo. L’antico Rione Terra riscoperto da poco e viaggio alla ricerca delle tracce lasciate da San Paolo di Tarso che qui soggiornò. Visita alla vicina Solfatara ci permette di vivere il fascino di un vulcano.



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Il programma della visita prevede:

Il Museo Archeologico vanta il più ricco e pregevole patrimonio di opere d'arte e manufatti di interesse archeologico in Italia. In un monumentale palazzo seicentesco si potranno ammirare la collezione egizia, le raccolte pompeiane, mosaici meravigliosi, straordinarie pitture e la collezione farnese con i capolavori della storia dell'arte antica.
Il Museo di Capodimonte sito nella storica reggia borbonica custodisce la splendida collezione farnese con le opere di Tiziano, Raffaello, Masaccio, Bellini. Un viaggio attraverso la pittura italiana del '400 al '600.

 
 

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Il programma della visita prevede:

Visita guidata alla famosa e maestosa Reggia Vanvitelliana e al suo incantevole parco. Progettata nel ‘700 da Vanvitelli, su incarico di Carlo III di Borbone, la Reggia rappresenta il trionfo del barocco italiano. Il visitatore resta incantato dalla bellezza degli interni e dalle magnificenze dell’esterno. Curatissima nei dettagli ed articolata su quattro monumentali cortili, la costruzione è fronteggiata da uno scenografico parco oggi meta di migliaia di turisti. La visita prosegue nel Parco che può competere, per scenografia e varietà di piante, con i famosi parchi di Versailles e di Schonbrunn. Per la visita utilizzeremo il servizio bus interno che consente la completa fruizione dell’esteso Parco della Reggia e permette di raggiungere agevolmente anche la famosa cascata di Diana e Atteone e l’adiacente “Giardino Inglese". II Parco si articola in tre parti. il Bosco vecchio nel quale sorge la Castelluccia, una fortezza in miniatura presso la quale il giovane Ferdinando IV si esercitava in finte battaglie. Proseguiremo attraverso i giochi d’acqua sgorganti dalle scenografiche fontane, infine, il meraviglioso Giardino inglese, voluto da Maria Carolina per competere con la sorella Maria Antonietta di Francia, che a Versailles aveva fatto realizzare il Petit Trianon. Trasferimento a Casertavecchia, denominazione che assunse la città medioevale, arroccata sui colli Tifatini, quando si consolidò, ad inizio del 1800, la nuova Caserta sorta nel piano intorno alla Reggia voluta da Carlo III di Borbone ed al Villaggio Torre, dove negli ultimi secoli avevano risieduto i conti di Caserta.
Pranzo in ristorante per gustare gli ottimi prodotti del territorio accompagnati da vini autoctoni.
Nel pomeriggio visita guidata di questo magnifico gioiello posto a 450 metri di altezza, dichiarato Monumento nazionale per le sue caratteristiche artistiche e per la sua storia. Spopolatasi fin dal XVI secolo, ha conservato l’aspetto di un affascinante borgo medioevale, stretto intorno alla piazza del vescovado sulla quale domina la Cattedrale, insigne esempio d’architettura composita arabo-normanna. Sovrastano il borgo le rovine dell’antico castello con il mastio ancora intatto.  Rientro in serata.
 
 

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Il programma della visita prevede:

La Certosa di San Lorenzo, conosciuta anche come Certosa di Padula, è la più grande certosa in Italia. Fu fondata da Tommaso Sanseverino Conte di Marsico nel 1306. La parte principale della certosa è in stile barocco. Il monastero ha il più grande chiostro del mondo ed è circondato da 84 colonne. Una grande scala a chiocciola, in marmo bianco, porta alla biblioteca che presenta il pavimento ricoperto da mattonelle in ceramica di Vietri sul Mare. Nella grande cucina la leggenda narra che sia stata preparata una frittata di mille uova per Carlo V. Attualmente la certosa ospita il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale, che raccoglie reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e di Padula.



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Il programma della visita prevede:

Le botteghe che custodiscono e conservano i segreti della creazione dei presepi e dei pastori della classica tradizione napoletana.
Il Museo di San Martino, situato su una rocca in spelndida posizione panoramica, con le sue straordinarie collezioni presepiali, con i sontuosi pastori del Settecento e lo scenografico presepe Cuciniello, la galleria delle carrozze reali e la nuovissima sezione navale con la ricostruzione delle navi borboniche.



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Il programma della visita prevede:

Le ville dell'aristocrazia romana, grazie alla loro posizione, davano la possibilità di godere di un clima salubre e di allontanarsi dal caos cittadino. La villa di Poppea, imponente e lussuosa residenza attribuita alla moglie di Nerone, nell'antica Oplontis, le ville collinari in posizione panoramica, dell'antica Stabia, oggi Castellamare di Stabia.



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Il programma della visita prevede:

Il centro storico, il teatro romano, l'arco di Traiano, la chiesa di Santa Sofia e il Museo del Sannio. Città di antichissima fondazione e capitale del più importante e vitale ducato durante la dominazione longobarda.



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Il programma della visita prevede:

Un viaggio tra i luoghi che ispirarono Giacomo Leopardi e gli sfarzi della Villa romana di Poppea

Visita guidata a Villa delle Ginestre. Posta alle falde del Vesuvio, in una splendida posizione panoramica dominata da un lato dal vulcano e dall’altro dal Golfo di Napoli, si erge la dimora rustica che vide ospite l’illustre poeta Giacomo Leopardi. La villa fu edificata nel ‘600 per volere del canonico Simioli. Villa delle Ginestre accolse, come ospiti, personalità di spicco della cultura napoletana, tra cui Bernardo Tanucci e Luigi Vanvitelli, che realizzò il disegno della scala che dal piano terra conduce al piano superiore della Villa. In seguito, la residenza venne ereditata dalla famiglia Ferrigni, è in questo momento che i destini della Villa si incrociano con quelli del poeta: Antonio Ferrigni, amico intimo di Leopardi, vista la salute cagionevole del poeta e la mitezza del clima dal quale avrebbe tratto beneficio, mise a disposizione del Leopardi la propria dimora, animando per lui anche un circolo letterario. Qui il poeta compose due tra le liriche più ispirate, “La Ginestra” ed “Il Tramonto della luna”.
Pranzo in ristorante per gustare gli ottimi prodotti del territorio accompagnati dal buon vino del Vesuvio.
Proseguimento per Torre Annunziata per la visita guidata agli scavi di Oplontis. Tra le località archeologiche vesuviane, seppellite a seguito della drammatica eruzione del 79 d.C., Oplontis è probabilmente quella che offre le più significative testimonianze monumentali del suburbio pompeiano. Ciò che caratterizza Oplontis è la presenza della monumentale Villa di Poppea, un grandioso e lussuoso complesso a carattere residenziale, la villa costituisce il più classico esempio di villa romana di OTIUM, edificata in prossimità della costa, laddove, anche per la salubrità del clima, chi vi risiedeva poteva ritemprare il corpo e lo spirito lontano dalla vita caotica della capitale. Impreziosito da spettacolari decorazioni pittoriche e arricchito da pregevoli suppellettili che decoravano i giardini e la piscina, l'edificio presenta le caratteristiche tipiche delle residenze patrizie. Attribuita a Poppea, moglie di Nerone, sulla base di alcune testimonianze che fanno riferimento alla persona dell'imperatrice, la villa doveva comunque far parte del ricco patrimonio immobiliare che la famiglia imperiale possedeva sulla costa campana. Rientro nel pomeriggio.

 


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