Escursione in barca alla ricerca del canto delle sirene e l’incanto della natura
Arrivati a Nerano ci attenderà uno snack con cornetti e succhi di frutta. Successivamente a bordo di una confortevole barca partiremo per l’escursione attraverso “il mare delle Sirene”, accompagnati da un’esperta guida. Il tour ci permetterà di scoprire l'isola de li Galli, Punta Campanella e le bellezze della costa e dell'area marina protetta. Secondo Plinio il vecchio le mitiche sirene avevano la loro dimora al largo della splendida Baia di Ieranto, dove Ulisse le avrebbe incontrate durante il viaggio di ritorno ad Itaca.
Luogo di incontaminata bellezza situato di fronte ai Faraglioni di Capri, a Massa Lubrense, la baia è inserita nell'area protetta di Punta della Campanella. A bordo della motonave esploreremo “li Galli” un arcipelago di tre isole conosciuti anche come La Sireneuse, perché in passato l'idea che fosse abitato dalle sirene era più che una supposizione. La più grande delle isole ha una forma allungata che fa pensare al profilo di un delfino, si chiama Gallo Lungo ed è stata abitata sin dai tempi dei Romani. Tra gli ospiti più illustri di questo paradiso nel Mediterraneo ci sono stati Greta Garbo, Ingrid Bergman, Sofia Loren e Jacqueline Kennedy. Negli anni 20 il ballerino e coreografo russo Leonide Massine scoprì un'isola bellissima, coperta di rovine romane e completamente disabitata e la comprò. Trasformò l’antica torre di guardia romana in uno studio con tanto di teatro open air.
Alla morte del ballerino Li Galli fu acquistata da un altro danzatore russo, ancora più noto al grande pubblico. Rudolf Nureyev si era innamorato di Gallo Lungo ed aveva pianificato di aprire una scuola di ballo sull'isola. Successivamente venne acquistata da un facoltoso imprenditore campano. A poche centinaia di metri si trova l’isolotto di Iscla famoso per essere stato acquistato nell’immediato dopoguerra da Eduardo De Filippo e per essere stato il buen retiro in cui quest’ultimo si rifugiava per scrivere alcuni dei suoi capolavori.
Al Termine del giro in barca, che ci porterà fin quasi ai Faraglioni di Capri, ritorneremo a Nerano dove ci sarà il pranzo in un noto ristorante con menu a base di pesce. Nel pomeriggio tour panoramico a Sorrento, tempo libero per un caffè e passeggiata guidata tra le caratteristiche stradine. Partenza per il rientro.
Breve itinerario che consente di raggiungere il braccio principale della colata del 1944, generata dall'ultima eruzione del Vesuvio nel corso della seconda guerra mondiale. Tutta la colata è coperta da una splendida distesa di Stereocaulon vesuvianum, un lichene endemico cui si deve la prima fase di colonizzazione dei suoli resi sterili dalla rovente carezza del vulcano. La vegetazione circostante si presenta sotto forma di bosco misto, con un ricco sottobosco di ginestra, valeriana rossa, pungitopo, rosa di macchia, giglio rosso. Il ciclopico fiume di lava consente ancora oggi di " leggere " le onde, i flussi e i vortici che lo animavano, generando nel visitatore un sentimento di reverenziale timore.
Spettacolare itinerario che consente di percorrere " La Valle dell'Inferno ", ovvero l'interno dell'antica caldera entro cui si è formato, in tempi geologicamente più recenti, il Gran Cono del Vesuvio. Tra i punti notevoli dell'escursione si segnalano: la c.d. Cupola del 1937, un singolare cratere eccentrico; le particolari formazioni geologiche denominate " dicchi ", formatesi a seguito dell'intrusione di magma entro fratture dell'antico edificio vulcanico; uno svettante Arco Naturale posto alla sommità di un dicco; l'ampia balconata naturale che consente una veduta panoramica a volo d'uccello sulla piana del fiume Sarno ed un profondo crepaccio lavico esplorabile internamente dopo aver attraversato una cascata di lave a corda.
Pausylipon, “ il luogo che fa cessare gli affanni", un promontorio di rara bellezza che divide la baia di Napoli da quella di Pozzuoli e che offre straordinari scorci panoramici; le ville romane dove Imperatori e patrizi trovavano il loro rifugio e i poeti la loro ispirazione; Marechiaro in barca, percorsi magici e luoghi unici
Partenza per la collina di Posillipo, sicuramente una delle zone più incantevoli della nostra città, punto di partenza del nostro itinerario, estremamente affascinante e suggestivo .
Visita guidata al Parco archeologico di Posillipo inizia dall'estremità della discesa Coroglio, dove si trova la monumentale Grotta di Seiano: una galleria artificiale che attraversa con un traforo di circa 770 metri la collina tufacea di Posillipo unendo l'area di Bagnoli e dei Campi Flegrei . Il percorso del lungo antico passaggio, scavato circa due millenni fa e rinforzato in epoca Borbonica, si snoda nell'affascinante penombra della galleria attraversata nella parte terminale dalla sfolgorante luce che si irradia dai cunicoli laterali posti a strapiombo sulle bellissime cale che offrono un panorama mozzafiato. Superata la grotta si giunge, attraverso un sentiero, nell'area della villa che Vedio Pollione, volle chiamare con una denominazione di derivazione greca "Pausylipon", ossia "luogo che fa cessare gli affanni", descrivendo in tal modo l'incanto e la bellezza del sito. L'area contiene straordinari resti archeologici di un teatro con una splendida struttura, costruita sfruttando il pendio naturale della collina secondo una tecnica tipica dei teatri greci. Si possono ammirare inoltre i resti dell'Odeion, l'antico teatro coperto destinato ad audizioni di poesia retorica o di musica, e il Tempio o Sacrarium .
Pranzo a base di pesce in ristorante a Marechiaro .
Nel pomeriggio giro in barca alla scoperta delle meraviglie del golfo.
Affascinante percorso che consente di attraversare lo straordinario Piano delle Ginestre, quasi sospeso a mezz'aria tra il violaceo Gran Cono vesuviano e l'azzurro intenso del mare che bagna il Golfo di Napoli. Sotto l'aspetto geologico tale " pianoro " costituisce il margine dell'ampia caldera di sprofondamento del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
Campi Flegrei Cuma, Pozzuoli e la Città Sommersa di Baia
Partenza per i Campi Flegrei, un viaggio nel mito. Visita guidata all'antica Città Sommersa di Baia, inabissatasi circa 2000 anni fa a causa del bradisisma, a bordo di un battello dal fondo trasparente che consente ai passeggeri di navigare osservando le domus, i mosaici policromi ed i reperti sommersi comodamente seduti sotto il livello del mare. Ci sposteremo a Pozzuoli con la visita all’Anfiteatro Flavio, una delle più grandi arene costruite sotto l'imperatore Vespasiano. Suggestiva è la visita dei sotterranei che mostrano la complessa organizzazione dei servizi per il funzionamento degli spettacoli. Nell'arena si svolsero i primi martirii cristiani e qui fu preparato il supplizio per San Gennaro. Proseguiremo la visita al cosiddetto Tempio di Serapide, divinità venerata in Egitto e che combinava elementi degli antichi dei egizi Osiride e Api. Considerato il luogo del culto di Serapide per via del ritrovamento di una statua del dio, si tratta in realtà dei resti del mercato pubblico, Macellum di Puteoli, nel cuore del quartiere commerciale della città. Sulle colonne è possibile vedere tracce di molluschi, a causa del bradisismo per un certo periodo il Macellum si è venuto a trovare sotto il livello del mare.
Pranzo in ristorante sul porto di Pozzuoli per gustare delizie marinare accompagnate dall’ottimo vino falanghina.
Nel pomeriggio la passeggiata guidata continuerà con la visita all’acropoli di Cuma, la più antica colonia greca del golfo di Napoli. Il tempio di Apollo e la cripta romana, aperta nuovamente al pubblico, e l’Antro della Sibilla che stupisce con la presenza di un lungo corridoio tutto scavato nel tufo della rupe, sede del culto oracolare nuovamente riaperto e portato all’antico splendore.
Il Museo ospita nelle sue sale una grande collezione di minerali provenienti da tutto il mondo. Sono esposti circa 3500 esemplari, appartenenti a 1400 specie, con espositori dedicati a: ossidi, elementi nativi, solfuri, solfati, carbonati, silicati, ecc. Di particolare interesse le sezioni: Vesuviana, dedicata ai minerali provenienti dall'omonimo vulcano.
L’eruzione del Vesuvio del 1794 fu caratterizzata da un’enorme colata lavica che, fuoriuscita da bocche eccentriche apertesi a bassa quota, raggiunse e coprì gran parte del centro di Torre del Greco. L’itinerario consente di rivivere quei terribili momenti attraverso la discesa nel sottosuolo, alla riscoperta delle antiche chiese sepolte dalla lava.
Il più completo tra gli itinerari vesuviani che consente di cogliere, nel corso di un immaginifico ed emozionante Tour del Vesuvio, tutti gli aspetti più rilevanti del paesaggio, della geologia e della natura vesuviana. Il punto di partenza, posto in corrispondenza della spettacolare Valle dell'Inferno, ad una quota superiore rispetto a quella di arrivo, consente di godersi una lunga passeggiata con numerosi tratti panoramici quasi interamente in pianura o in discesa. Partendo dalla caldera del Somma, passando sulla faglia di Torre Annunziata, sino alla colata del 1944 ... l'intera storia del vulcano in un unico tour.
L’itinerario, che segue nel tratto iniziale la massicciata di un antico Trenino a Cremagliera, si colloca tra le escursioni vesuviane più complete ed affascinanti, coniugando gli aspetti vulcanologici, paesaggistici e naturalistici, con quelli dell'archeologia industriale e dello sviluppo sostenibile. Il percorso oggetto dell'escursione collega l’Osservatorio Vesuviano con la Funicolare del Vesuvio e si collocava nell’ambito di un più complesso sistema di trasporto su ferro. La sommità del cratere si raggiungeva grazie all'ausilio di una funicolare, inaugurata nel 1870 e celebrata dalla canzone universalmente nota: " Funiculì Funiculà ". Dopo aver attraversato parte dello straordinario Piano delle Ginestre, l'escursione termina in coincidenza di uno imponente braccio di colata generato nel corso dell'ultima eruzione vesuviana (1944).
Percorso affascinante che, inoltrandosi nel cuore di una profondissima e stretta gola scavata dalla acque, e alla cui foce si insinua profondamente il mare, sintetizza mirabilmente natura, storia, architettura ed elementi di vita quotidiana degli antichi abitanti della Costa d'Amalfi. L'accesso al piccolo borgo di pescatori, posto in fondo al fiordo, avviene mediante un affascinante complesso di scalinatelle abbarbicate sui fianchi della montagna.
A pochi passi dal cuore di Agerola, piccola cittadina raggiungibile in breve dall'autostrada NA-SA, ha inizio l'antica VIA MAESTRA, che collegava l'antica Repubblica Marinara con i villaggi sparsi sulla costa. Il percorso, interamente in discesa, conduce nel cuore del tipico paesaggio, a picco sul mare, della Costa d'Amalfi. Il panorama mozzafiato è reso ancora più interessante dalla possibilità di individuare i meccanismi d'orogenesi che hanno generato la Costiera Amalfitana e il Golfo di Salerno. La dolcezza e la tranquillità delle strette viuzze di Vettica (fraz. di Amalfi ove si conclude l'itinerario), offrono infine la possibilità di una dolce sosta, al fresco degli antichi agrumeti.
Le Ferriere, i Mulini e le Cartiere che costituirono il cuore commerciale della potente Repubblica Amalfitana. Il percorso parte dalla piazza su cui prospetta la Cattedrale di Amalfi e si sviluppa a monte della città, attraversando dapprima le affascinanti viuzze cittadine (supportici), gli agrumeti e le zone boscose, per poi giungere nel cuore del tipico paesaggio, a picco sul mare, della Costa d'Amalfi.